Fonte

2003, taglio al plasma su ferro e vernice, diametro 120 cm, installazione permanente

«L'opera Fonte (2003) viene collocata nella parte superiore di un vano a completamento circolare di un arco a tutto sesto; il ferro in cui è realizzata è trattato meccanicamente e poi lasciato alla patina del tempo e alla fioritura degli ossidi. Il rosso della ruggine contrasta con il nero che campeggia al centro. La geometria è un elemento caratteristico dell'opera di Bonacci: già nei lavori di Prato, di Perugia e nel recente lavoro di Spoleto (anche lì si trattava di rapporto con la natura) la forma prismatica era alla base dell'operare e diveniva elemento generante del tutto. Qui è scelto il cerchio, forma archetipica primaria, forma geometrica perfetta visibile in natura, sole, luna, iride oculare, bolla di sapone, forma che increspa e si espande dopo il lancio del sasso nell'acqua, ma anche scudo difensivo o onorario con l'immagine della Gorgone o dell'eroe.»

(Testo di Aldo Iori tratto da "Terræ Nigræ", Marcellano 2003)