Patrizia Ranieri 

Intervista a Stefano Bonacci




Patrizia Ranieri - Raccontaci il tuo lavoro artistico. Quale forma di espressione usi, quando hai cominciato e che cosa intendi esprimere?


Stefano Bonacci - Un lavoro d'arte visiva non può essere per sua natura raccontato perché se vogliamo comprenderlo pienamente dobbiamo osservarlo. Quindi per evitare di fornire immagini non pienamente corrispondenti all'opera e magari facilmente fraintendibili, rispetterò il silenzio che l'opera stessa esige. Posso comunque dire che utilizzo qualsiasi mezzo espressivo per giungere a forme che possano di volta in volta toccare le differenti e infinite corde dell'animo umano. Questo è l'unico scopo che riconosco all'arte. Non ricordo di aver mai deciso di intraprendere questa "attività" in un particolare momento. So solo che il disegno, la pittura, la scultura e più in generale l'arte fanno da sempre parte della mia vita.


PR - Perché ti sei avvicinato all'arte?


SB - Probabilmente perché amo le cose belle.


PR - C'è qualche lavoro dell'arte contemporanea più recente, di artista noto o meno

noto, che ti ha particolarmente colpito ultimamente?

SB - Devo ammettere che solo pochi lavori d'arte mi colpiscono e pochissimi sono quelli d'arte contemporanea. Solo quando provo un'emozione allora posso dire di essere stato colpito. Emozionante è stato per esempio aiutare ieri pomeriggio Paolo Icaro a montare un suo lavoro


PR - Hai mai esposto in ambito pubblico a Perugia?


SB - Sì


PR - Come ritieni si muovano Perugia e l'Umbria nei confronti dell'arte contemporanea?


SB - Perugia e l'Umbria si muovono molto lentamente nel campo della promozione dell'arte contemporanea e talvolta utilizzano il passo del gambero. Devo ammettere che i nuovi assessori alla cultura del Comune e della Provincia da poco eletti, fanno ben sperare. Vedremo”.


PR - Che cosa vorresti venisse fatto?


SB - Praticamente tutto il possibile. Sarei retorico se elencassi di nuovo tutte le cose che dovrebbero essere fatte ma che nessuno riesce a fare, a partire dalla realizzazione di un vero centro-museo per l'arte contemporanea


PR - C'è qualche luogo in Umbria che promuova arte giovane e che tu ritieni interessante?


SB - Sicuramente l'Accademia di Belle Arti di Perugia ha realizzato e realizza tutt’ora operazioni culturali molto importanti per la formazione dei giovani artisti che la frequentano. Ci sono però anche realtà più piccole e nascoste come quelle delle associazioni che negli ultimi anni hanno dimostrato di saper operare ad un livello qualitativo alto con risorse minime. Parlo di associazioni come "Viaggiatori sulla Flaminia" a Spoleto, Trebisonda e Iride a Perugia o Wunderkammern a Spello


PR - A cosa stai lavorando al momento?


SB - Sto realizzando un'opera che verrà installata permanentemente in un parco di scultura presso Nottingham


(Testo pubblicato su Teknemedia.net 2005)